La banca dati per gli affitti brevi e le strutture ricettive è arrivata. Il ministro Massimo Garavaglia ha firmato il relativo decreto ministeriale.
Ti occupi di gestione di affitti brevi? Continua a leggere per sapere tutto su questa importante novità: cos’è la banca dati degli affitti brevi, a cosa serve e come funziona.
Banca dati affitti brevi e strutture ricettive: cos’è
Innanzitutto, spieghiamo in breve cos’è la banca dati degli affitti brevi e di tutte le strutture ricettive. A inizio ottobre 2021, il Ministro del Turismo ha firmato il D.M. del 29 settembre 2021, Modalità di realizzazione e gestione della banca dati delle strutture ricettive e degli immobili destinati alle locazioni brevi.
Il decreto attua l’art. 13 quarter del Decreto Crescita che ha istituito la banca data ben due anni fa, il D.L. 34/2019, che è stato convertito dalla L. 58/2019.
La banca dati è stata adottata in accordo con tutte le regioni e le provincie autonome di Trento e Bolzano. Grazie a questo, i dati di tutte le strutture ricettive distribuite sul territorio saranno omogenei.
Infatti, il decreto stabilisce che la banca dati indichi i vari parametri necessari per identificare una struttura ricettiva, nel rispetto dalla privacy (la banca dati ha ricevuto l’ok del Garante), quali ad esempio: la localizzazione geografica, il tipo di alloggio, la sua capacità, il codice identificativo regionale.
A cosa serve la banca dati per gli affitti brevi
Il principale obiettivo della banca dati degli affitti brevi è: combattere gli alloggi turistici in nero. Di conseguenza riusciremo ad avere una mappa realistica dell’offerta ricettiva in Italia e un leale regime concorrenziale tra operatori.
Ma la banca dati ha anche altri scopi. Infatti, gli ospiti possono trarre beneficio dall’emersione del nero perché l’intero settore diventerà più sicuro e trasparente. Inoltre, enti, amministrazioni e privati potranno fare rete al meglio e il lavoro degli operatori del settore ospitalità sarà semplificato.
Ovviamente, tutto ciò sarà possibile a patto che vengano fatti adeguati controlli da parte delle autorità competenti.
Come funziona la banca dati delle strutture ricettive
La banca dati sarà pubblicata sul sito del ministero e per accedervi servirà registrarsi.
Le informazioni contenute nella banca dati delle locazioni brevi e delle strutture ricettive, fornite dalle regioni e dalle province autonome, sono:
- codice identificativo regionale o alfanumerico
- estremi dei titoli abilitativi
- chi esercita l’attività
- posizione geografica
- capacità ricettive
- tipo di alloggio
Per quanto riguarda il codice identifico delle strutture ricettive o quello alfanumerico, ne verrà attribuito uno a ogni operatore, che sarà poi obbligato a esporlo negli annunci, pena una multa.
Ti stai chiedendo come affittare casa per brevi periodi? È importante che tu conosca anche questa importante novità sulla banca dati degli affitti brevi. Ora, tutti aspettiamo che il sistema parta, sia economico e non complichi ulteriormente il lavoro degli operatori ricettivi.
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